Ieri, a La Hulpe in Belgio, durante la conferenza per i Diritti Sociali Europei, Mario Draghi ha svelato alcune anticipazioni contenute nel Report commissionatogli dalla Commissione Europea e che verrà pubblicato nel mese di Giugno 2024.
Il discorso di Draghi ha evidenziato un’Unione Europea in sofferenza che necessità di essere profondamente riformata ricordandoci che spesso in passato, “the Europe has had the wrong focus“, ma soprattutto che abbiamo bisogno di “an European Union that is fit for today’s and tomorrow“.
Alcuni punti del discorso di Mario Draghi aprono alcuni scenari per una riforma profonda anche dei finanziamenti europei.
Il discorso di Mario Draghi e il possibile impatto sui programmi di finanziamento europei
“The world is changing rapidly” e per stare al passo è necessario adeguare il mercato e la politica industriale europea, ma non solo Draghi sottolinea l’esigenza di riforme strutturali, radicali, e i finanziamenti europei sono spesso la via della Commissione Europea per intercettare innovazione dialogando con l’Industria e il Terzo Settore.
Come e con quali programmi di finanziamento?
Sostenendo chi genera innovazione sul territorio dell’Unione Europea.
Recentemente la Commissione Europea ha introdotto lo strumento STEP, una piattaforma che promette di agevolare l’incontro tra finanziatori e startup innovative e di accelerare la progettazione di strumenti di finanziamento meno limitanti all’accesso.
Spesso le startup hanno difficoltà ad accedere a programmi strutturati come Horizon Europe, poiché non sono in grado di dimostrare la solidità finanziaria richiesta per portare avanti progetti dal valore di svariati milioni o non hanno ancora la maturità progettuale per compilare tutte le sezioni di un format di candidatura complesso come quello di Horizon.
La piattaforma STEP si propone come lo strumento per sostenerle nello sviluppo di innovazione di cui l’Unione Europea ha una forte necessità in questo momento per restare competitiva rispetto ad altri mercati internazionali.
Il Programma Horizon Europe. Il Programma Horizon Europe (2021-2027) diventerà ancora più un asset strategico per la Commissione Europea, non è chiaramente esplicitato nel discorso di Mario Draghi, ma ponendo il focus del suo discorso sulla necessità di modificare la supply chain europea, di investire nell’avanzamento tecnologico, di rispondere al costante invecchiamento della popolazione, di sviluppare , ci riporta ad Horizon Europe, che già oggi prova a rispondere ad alcune di queste sfide, con call sempre più ambiziose con cui la Commissione Europea intercetta innovazione e soluzioni.
Aumentando i percorsi di upskills dei lavoratori per renderli sempre più aderenti alle necessità dettate dalle nuove sfide globali.
Questa è già una delle priorità orizzontali del programma Erasmus + , ma la riflessione messa a sistema da Mario Draghi allarga la portata di questa priorità e porterà sicuramente a una riflessione se riformare, almeno in parte, il programma.
Ad oggi il Programma Erasmus + è il programma che finanzia, anche progetti nell’ambito della c.d. Vocational Educational Training, ma spesso le risorse allocate per ogni Stato membro sono insufficienti per finanziare un adeguato numeri di progetti e progetti ad alto impatto spesso restano fuori dalle graduatorie. Anche il format di candidatura, per come è strutturato al momento, spesso limita moltissimo nel poter condividere al valutatore aspetti rilevanti della proposta.
A Novembre 2023 il Parlamento Europeo, in fase di approvazione del Bilancio dell’Unione Europea 2024 aveva già avanzato delle prime riflessioni sul budget di Erasmus +, ma se le indicazioni di Draghi diventeranno strutturali, saranno necessari sempre più investimenti.
Non ci resta che aspettare Giugno 2024 per leggere il Report esteso e osservare quali suggerimenti accoglierà l’Unione Europea.